Di lunedì e giovedì imparo a morire.

ricardo semler

Di lunedì e giovedì imparo a morire“, così inizia il suo intervento al TED Global 2014, Ricardo Semler. Brasiliano, imprenditore e filantropo, Ricardo sostituisce -giovanissimo- il padre al comando dell’azienda di famiglia, oggi Semco. E proprio da giovanissimo, a ventun’anni, inizia il processo di trasformazione dell’azienda, che passa da cento dipendenti a quasi tremila, da 4 milioni di dollari di fatturato a più di duecento in un paio di decenni.

Una trasformazione particolare, fuori dall’ordinario, con al centro il dipendente, il suo benessere e quindi, per come la pensa l’innovativo manager, anche il benessere della propria azienda.

Ecco cosa dice Semler al riguardo:

“Se guardate come sono suddivise le nostre vite, vi accorgerete che quando abbiamo molti soldi, abbiamo molto poco tempo. E quando finalmente abbiamo tempo, non abbiamo né i soldi né la salute”.

“…diamo a queste persone un’azienda che non presenti regole da collegio, del tipo: devi arrivare a quest’ora, devi vestirti così, devi andare così agli incontri, devi dire queste cose, non devi dire queste cose”

Un pensiero anche al management, ai leader, che lo sono veramente -sempre secondo Semler- se confermato dai propri collaboratori:

Ogni sei mesi tutti vengono valutati, anonimamente, come leader. E in base a ciò si vede se debbano continuare ad essere leader”

E se siete così bravi da raggiungere gli obiettivi in anticipo? Ecco la ricetta:

“Allora, immaginiamo che dobbiate vendere 57 prodotti a settimana. Se riuscite a venderli entro mercoledì, per favore andate a mareNon createci problemi di produzione, di moduli, perché poi dobbiamo comprare nuove aziende e dobbiamo comprare i nostri concorrenti perché avete venduto troppi prodotti. Quindi andatevene al mare e ricominciate lunedì“.

L’azione di Semler si estende al mondo della scuola, con l’intenzione di preparare correttamente i nuovi lavoratori di domani:

“Man mano che abbiamo cominciato a vedere le persone che venivano da noi, abbiamo notato che ci chiedevano: dove dovrei sedermi? Come dovrei lavorare? Dove sarò tra cinque anni? Ci siamo quindi resi conto che dovevamo iniziare molto prima. Da dove cominciare? Abbiamo pensato di iniziare dall’asilo“.

Conclude con un pensiero per tutti noi che domattina, lunedì ore 9… leggete:

“Il messaggio, quindi, che voglio trasmettervi credo sia questo: tutti noi abbiamo imparato a inviare email e lavorare da casa la domenica sera. Ma pochissimi hanno imparato ad andare al cinema il lunedì pomeriggio. E se cerchiamo la saggezza, dobbiamo imparare a fare anche questo”.

“Quando trascorrete del tempo in un’azienda o organizzazione, e dite: cavolo… quante persone conoscete che sul letto di morte hanno detto: cavolo, magari avessi passato più tempo in ufficio? Ecco una cosa per cui serve il coraggio ora…non tra una settimana, non tra due mesi, non quando scoprite di avere qualcosa… per dire: no, a che scopo sto facendo questo?”

Chiariamoci: non c’è bisogno di “scimmiottare” Ricardo Semler, perché di Ricardo Semler ce n’è uno solo; la sua storia, il suo percorso sono certamente unici e, anche se in questo suo intervento al TED li dipinga come pura poesia, non sono mancate le difficoltà tipiche di aziende di questo tipo, in economie non proprio facili, in periodi storici burrascosi.

Guardatelo, ascoltatelo comunque. Storie così belle, così ben raccontate, fanno bene. A me, a te e a tutti quelli che… domattina è lunedì.