Tipi da Frecciarossa: lo Slowdokista.

Sale a Roma con il sudoku in mano; la rivista è sgualcita, allungo l’occhio, ed intravedo la data: 2009. I casi sono due, penso tra me e me: il signore viaggia poco, oppure… (hey, dorme! Il treno non ha ancora lasciato la stazione e lui già dorme!). Oppure, quindi. E mi lascia solo -buon per lui, col senno di poi- ad “affrontare” la nutrita schiera di promotori Vodafone che m’attornia; reduci da una sessione di formazione sulla nuova collezione chiavette autunno/inverno 2011-2012, discutono animatamente dei dettagli tecnici, sbalordendo -anzi, ubriacando- l’intero vagone a suon di megabit e gigabait, in un tripudio di “Ooooh, i minuti inclusi adesso son duemila!” e “Wow, ci puoi installare anche Skype!”. Arrivati al “Fico! La terza porta della Vodafone station adesso supporta anche il fax” ho rubato il sudoku all’astante, compagno di brigata, commilite, già caduto sotto il fuoco amico dell’esercito d’Orfeo, nella flebile speranza di un indotto effetto domino, e di cadere anch’io -eroe d’altri bit- nel placido silenzio della “no signal zone”.
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update: sono le 22:30 e non dormo ancora (grrr); in compenso domani potrò aggiornare tutti voi sulle migliori tariffe voce e dati in arrivo. Ah, dimenticavo: il sudoku l’ho finito.