Cloud in the USA e il Mobilificio Grappeggia

Pubblicato Categorie: Business, Free, Open, Tech

Gli amici di Enter, con la scusa di andar a vedere a che altezza volano le nuvole d’oltreoceano, complice l’Openstack Summit 2012, si sono fatti una bella vacanza negli US, costa Ovest. Ivan, Mariano e Giuseppe hanno passato intere giornate, ed anche nottate pare, ad approfondire la conoscenza di realtà più o meno affermate del mondo del cloud come OpenstackJoyentCloudstackVMware. Il resoconto del viaggio, complici Lucio e Stefano, è diventato un ebook, leggero, piacevole da leggere, un raccoglitore di eventi, impressioni ed interessanti analisi su temi tecnologici (cloud computing, cloud/ iaasSDN/ Software Defined Networking, asimmetrie di consumo, etc.) e di business (startup, venture, incubator, coworking, Amazon, etc.); con un occhio rivolto allo ‘stivale‘, amata madre patria, a sottolineare il -non sempre evidente- divario tecnologico e affaristico. Lacrimuccia, infine, per la citazione del mobilificio Grappeggia; un salto carpiato all’indietro, primissimi anni ’80, le nascenti tv private e il ‘Dogui‘, Guido Nicheli nei panni del Cumenda. Un bel lavoro, da scaricare qui, e complimenti!


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5 commenti

  1. Luke.. secondo me Mariano sarà pure un esperto di cloud, ma per quanto rigiarda il cibo lascia un po’ a desiderare..

    Scrive ” E poi, il ristorante afghano di fronte al nostro hotel: impraticabile! Direi che negli Stati Uniti si mangia veramente male. In certi ristoranti con il conto ti portano anche la prognosi..”
    Se non sei capace di cercare un ristorante decente negli USA inizio a dubitare anche del resto… 😉

    1. Ma no, dai. Era così impegnato e concentrato sul cloud, in giro pure col capo, che non ha prestato l’adeguata attenzione a quell’aspetto.
      Lì tu sei il maestro. Indiscusso.

    2. Ciao,
      scusate ma pasticciando con Google Plus mi è uscito questo link, e…già che ci sono rispondo 🙂

      Cesare, sono sicuramente più esperto di mangiare che di cloud! Manco a confrontarli!
      E sono d’accordo che in USA si trovano dei ristoranti molto buoni (spesso anche molto cari).

      Ma ci sono anche delle situazioni al limite, specie gli etnici. Dove stavamo noi, a Sunnyvale in Silicon Valley, non c’era molta scelta: indiano, afghano, messicano, vagonate di asiatici oppure un ristorante di pesce molto buono. Dopo tre sere consecutive al ristorante di pesce abbiamo provato gli altri. Aiuto…

      Per tutto il resto: dubita pure di tutto e anzi se a parte il cibo c’è qualcosa sul cloud che abbiamo detto/scritto di discutibile, dicci pure.
      Un po’di critica ci fa sempre bene.
      Ciao

      M.

      1. Bravo Mariano, ottima risposta.
        Parola, adesso, a quel gran virtualizzatore di Cesare…

I commenti sono chiusi.

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