Uno di quegli incontri fortuiti, la cui ‘colpevolezza‘ è attribuibile solo al fato. Di rientro da Roma, un qualsiasi ed umido venerdì d’inverno, nei sedili a fianco il mio -siamo sul frecciargento Roma/Milano- si accomodano tre gentili signori. Iniziano, anzi continuano, i loro discorsi iniziati altrove –difficile non ascoltarli, vista la vicinanza- alternando agevolmente l’italiano e la lingua d’Albione, i progetti di ricerca e l’università, la finanza, la povertà, il microcredito, i biscotti, le suonerie dei cellulari e il Bangladesh.
Rapida ricerca post-saluti al professore di economia dell’Università di Modena (con cui ho parlato di più e del quale, ahimè, non ricordo il nome), ed ecco apparire un mondo che non conoscevo così a fondo; quale occasione, allora, per approfondire. Stiamo parlando della Prof.ssa Luisa Brunori, psicologa e direttore del CIRIG all’Università di Bologna, di Shamimur Rahman, ricercatore per la stessa università e coordinatore di Grameen Italia, del suddetto professore dell’Università di Modena e di tante altre persone coinvolte in Grameen Bank, la prima banca dei poveri che si occupa di microfinanza in Bangladesh, in India, negli stati del Bengala occidentale e del Sikkim, fondata da Muhammad Yunus (Nobel per la Pace 2006) nel 1976.
Un saluto, qualche link per approfondire e… buon viaggio!
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