Quindi, se leggo bene quanto scritto qui:
- (Facebook) Messenger diventa la piattaforma ‘aperta’ per chat e servizi di shopping, prenotazioni, pagamenti, viaggi, etc. – in stile WeChat;
- service provider e sviluppatori useranno il Chat SDK messo a disposizione da Zuck per costruire “la parte intelligente” del servizio (bot); tipo assi.st, che ho -giusto ieri- installato sullo Slack aziendale (ma che, per fortuna, scrive bot anche per altre piattaforme; per ora);
- aggiungiamoci: la base installata Facebook (dati/profilazioni), il pre-trend di “abbandonare” le App mobili in favore di un approccio più leggero ed integrato (browser e/o messenger), gli annunci sibillini di Zuck riguardo il suo interesse per l’anno 2016 (Artificial Intelligence).
Ergo: chi è di troppo se non WhatsApp? (Un dato su tutti: l’ultimo post del blog, “WhatsApp Web“, è datato 21 gennaio 2015).
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