Amici, famiglia, insomma voi, miei due lettori: ditemi che non avete partecipato al costoso giochino della spending review. L’unico risultato (diciamo così) raggiunto, al momento, è quello di “aver costituito un team di dieci funzionari”, addetti alla lettura delle decine di migliaia di messaggi pervenuti:
“Per fronteggiare il flusso di segnalazioni, dare rapida lettura a tutti i messaggi pervenuti e archiviarli in categorie è stato costituito un gruppo di lavoro all’interno dell’Ufficio stampa e del Portavoce di Palazzo Chigi. I dieci funzionari che ne fanno parte finora hanno esaminato e catalogato il 20% del totale delle segnalazioni”.
In speranzosa attesa del restante 80%, auspicando una più ragionevole astensione, queste le segnalazioni in “top-ten” al momento:
- un cittadino di Treviso denuncia “i pasti inutilizzati delle mense che finiscono nella spazzatura”…
- …o “il riscaldamento sempre acceso anche d’estate”
- da Mantova scrivono: “Il mio suggerimento è quello di obbligare tutti i dipendenti delle amministrazioni a viaggiare con i mezzi pubblici”
- un cittadino di Napoli propone un progetto articolato di revisione della Costituzione, che tenga conto della necessità di limitare i privilegi dei parlamentari
- un siciliano propone l’adozione di software open source gratuiti
- dall’Abruzzo suggeriscono la revisione della distribuzione degli insegnanti di sostegno nelle scuole primarie e secondarie.
- un romano illustra il suo progetto di gestione dei rifiuti urbani
(NB: la “S” maiuscola nel titolo è gentilmente offerta dalla redazione).
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