Se non riguardasse un evento tragico ci sarebbe da piangere due volte. L’incidente allo Space Shuttle Challenger del 1986, l’esplosione in volo in cui persero la vita i sette membri dell’equipaggio, torna alle cronache odierne per via della scoperta dell’ennesimo filmato amatoriale della tragedia. Questa volta, tra gli spettatori, anche degli Italiani; si sentono chiaramente le loro voci in sottofondo, giustamente eccitati per l’evento a cui stanno assistendo prima, un po’ meno giustamente -invece- nei momenti subito successivi allo scoppio, quando le perduranti esclamazioni di incredulità e gioia vengono interrotte dalle parole di un avventore madrelingua inglese, amplificatore del triste comunicato appena diffuso dall’altoparlante.
Prima dell’esplosione: “Bellissimo”, “Ragazzi che spettacolo”, “Guarda come cambia colore”
Dall’altoparlante si sente chiaramente: “Malfunction”
E gli Italiani: “Non si capisce niente”
Poi ancora: “Eccolo là, là si vede”, “Allora abbiam visto il distacco”
Un vicino: “Exploded”, “Please don’t say that”
Infine, gli Italiani si rendono conto della tragedia: “E’ scoppiato”, “Sembrava a me che andava uno di qua e uno di là”
Già.
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