C’è crisi, profonda crisi, e la reazione più facile da raccogliere fra la gente è quella di dare la colpa di tutto ciò al politico di turno; quello di ieri, quello di oggi (in foto) ed anche, preventivamente -ci si porta avanti!- a quello che verrà. In verità, però, la crisi è molto più diffusa di quel che sembri, tanto da manifestarsi in attitudini e comportamenti personali, riconducibili alla crisi stessa. Ne ho raccolti alcuni, qui sotto:
- fumate, e i mozziconi li buttate a terra; ma non a casa vostra;
- per strada sorpassate l’autobus in fase di scarico fermo davanti a voi;
- avete archiviato come désuet, quindi inutili, congiuntivi, punteggiatura ed accenti vari;
- in auto tenete i bimbi fuori dai seggiolini e senza cinture allacciate, “tanto la strada è poca“;
- intervenite in diretta ad una trasmissione radiofonica e le prime parole che pronunciate sono “Eh, niente…“;
- sputate;
- per strada, in auto, moto, in bici o a piedi, avete unilateralmente deciso che tutti gli stop sono diventati ‘a seguire’;
- siete a passeggio col cane: lui deposita bordo strada, voi ve ne andate -sguardo ebete- fischiettando;
- fumate un po’ e dopo giocate a PES.
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