Ieri sera, Berlino. Usain Bolt, insieme ai suoi tre compagni di ventura, ha appena vinto la terza medaglia d’oro mondiale, quella della staffetta 4×100. A bordo pista l’aspetta la fidanzata di Mister Brown, la giornalista sportiva Rai Elisabetta Caporale. Saluti di rito, e via con la solita accozzaglia di suoni -termini inglesi, crede lei- mal pronunciati ed emessi in ordine sparso. “Ev iu bin in itali? Uot du iu finc ebaut? Du iu nou Pietro Mennea?”. Il monologo, incomprensibile all’incredulo Bolt, si conclude con un minaccioso “Dont ceing, dont ceing”. Uh!
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