Servizi che colorano vecchi scatti in bianco e nero, sul web, se ne trovano veramente molti. Uno di questi, palette.fm, si distingue per la velocità e la precisione dell’algoritmo e per i molti template messi a disposizione. Non richiede registrazione ed è gratuito (fate comunque attenzione, state “cedendo” le vostre memorie a terzi).
Ecco una delle mie prove, qui sotto.
Giochi della Gioventù millenovecentosettanta… e qualcosa. Due giri di pista, 800 metri teorici, metro più, metro meno, a causa della stagionalità del tappeto erboso. All’ultima curva sono sesto. Cuore in mano, gambe in spalla, sprint finale e arrivo primo. Dietro di me, alcuni dei miei coscritti; tutt’attorno il pubblico, numeroso. Sul fondo mio padre, il maestro (non il mio), baffuto per l’occasione, microfono in mano, che interrompe la radiocronaca per godersi l’emozione del momento (così mi è sempre piaciuto pensare).
La foto elaborata, qui sopra. I colori sono prossimi alla realtà, quella che almeno io ricordo; prova ne è il calzettone giallo-bianco-nero che indosso appena sopra le consumatissime Tepa Sport. Si nota qualche sbavatura di colore, è normale, ma è sempre possibile correggerle in post-trasformazione.
Servizio da aggiungere ai vostri bookmark, consigliato.
P.S.: all’ultima curva sono sesto, è vero. Lo sprint è altrettanto vero, genuino ed esplosivo, come molti degli osservatori, all’epoca, mi riferirono. La verità, però, è che arrivai secondo. Mauro, là davanti, il più forte della classe ’70, era già arrivato da un pezzo ed era probabilmente già sotto la doccia (così mi piace pensare, anche se la doccia ai quei tempi…)
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