“Nato il 2 di Giugno 1946“, di Michele Agostino.
“Il mio esordio letterario“, così l’amico e collega Michelino presenta il suo primo affaccio dalla loggia dei pennivendoli. Qui sotto la presentazione del libro; ancor più a sud, invece, la mia recensione.
“Libero nasce il 2 Giugno 1946. Come la repubblica. Nasce in Sicilia a Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia. Suo padre Alfio, professore alla scuola media del paese, vota per la repubblica al referendum. La madre Rosa, maestra elementare, agli ultimi giorni di gravidanza non se la sente di recarsi alle urne. Il padre di Alfio è convinto che con la repubblica molte cose cambieranno e vorrebbe restare in Sicilia , Rosa, sua moglie non condivide completamente questo entusiasmo e vorrebbe per il figlio più opportunità. Fra la memoria del fascismo e il sogno di un paese migliore inizia la vita di Libero e della Repubblica“.
La mia (breve) recensione.
Ventotto pagine da leggere tutte d’un fiato.
Rivedo, anche se geograficamente molto distanti, ma col medesimo vissuto alle spalle, i miei nonni, i miei genitori. La fine della guerra, la liberazione da anni di fosco regime, il Re in volo per il Portogallo: i “tendini sociali” che, ad un tratto, nel tumulto dell’importante chiamata alle urne, si rilassano. Ed è libero: il bel paese, l’Italia, con lui tutti gli Italiani e tra loro lui, Libero.
La chiosa, pur non parlandone, è riservata proprio a lui: che ne sarà stato? Cosa avrà combinato da adulto? L’autore, ne siamo certi, ce lo farà sapere: caro Michele, non vediamo l’ora di leggere di una nuova, attuale e moderna… libertà!
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