Le domande esistenziali

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Stone statue of philosopher Socrates sitting in thoughtful pose in Athens, Greece under a clear blue sky.

Chi sono? Qual è il senso della vita? C’è vita oltre la morte?

Sono domande che, prima o poi, ognuno di noi si pone, spesso nel tentativo di scavare nel più profondo del proprio io. A volte durante la spensierata e, allo stesso tempo, complicata adolescenza; molto più spesso con l’avvicinarsi dell’età matura.

Sono le domande esistenziali: quegli interrogativi profondi su aspetti fondamentali dell’esistenza umana, come il senso della vita, la morte, l’universo, la felicità, il bene e il male. Domande a cui neppure la scienza riesce a dare una risposta. Domande che emergono in momenti di riflessione o crisi personale, e che stimolano la ricerca di significato e una maggiore consapevolezza di sé e del mondo.

Ce le siamo poste tutti.

Me le sono poste anch’io, senza la pretesa di trovare risposte definitive.

Ultimamente, però -complice forse l’arrivo dell’autunno combinato con le mie quasi cinquantacinque primavere- è una, ed una sola, la vera domanda che mi attanaglia giorno e notte: “Ma esattamente a quale età… qual è l’età giusta per comprare la cover dello smartphone, modello portafoglio?

Non so rispondermi.

Errante, la mia mente vaga in questo mare di incertezza.


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