Oggi, al checkin Alitalia di Roma Fiumicino. In coda, davanti e dietro me, moltissima gente, in attesa di potersi imbarcare verso destinazioni, le più disparate. Mi precede una famiglia composta da padre, madre e figlia; sembrano confusi, disorientati, molto attenti all’ambiente ed al “marasma” che li circonda. Io, da dietro, li guardo con fare circospetto. Vestono trasandato; soprattutto lui, lo spilungone. Barba incolta, pantalone della tuta e cappellino da baseball. “Stai attento”, dico tra me e me, “che adesso questo combina qualche cosa; magari -con accento milanese- mi ciula pure il portafoglio!”. E’ un attimo; di scatto, si gira… et voilà: “Ma questo lo conosco”, esclamo silenzionamente, “questo canta e si fa chiamare Jovanotti. Ma pensa un po’….”. Una mano sollevata, a salutarlo timidamente, e l’altra abbassata, per controllare il portafogli: c’è. Brutti ceffi…
photo credit: zyrquel
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