In breve (via Luca Lani):
- Mai sovrastimare il mercato: l’esempio classico è “Il mercato è 100, se arrivo io…vuoi che non prendo almeno il 5% del mercato?”. L’autore chiama questi piani One-Coke-for-every-kids-plan, a me è capitato molte volte di sentire questo ragionamento, ed ho sempre avuto i brividi.
- Mai strecciare i numeri dei fogli excel. Chi maneggia i business plan sa benissimo che variando alcuni driver il piano può anche decuplicare. Farsi prendere da questa libidine è molto pericoloso. E’ sempre opportuno fare 3 casi (Best, Normal, Worth) e mai usare il best.
- Mai fissarsi solo su una tecnologia favolosa: alla fine la cosa fondamentale è individuare un bisogno del consumatore-utente, e l’idea di business nasce per soddisfare tale bisogno.
- Mai ignorare i rischi: molto spesso si preferisce vedere solo l’aspetto positivo di un piano, senza porre la dovuta attenzione ai rischi. E’ una grave imprudenza che talvolta viene commessa quando si usano i soldi degli altri (investitori). Ma gli investitori ci cadono solo una volta…..
- Non basarsi solo sui CV: certo… fanno scena con gli investitori, ma poi il business lo portano avanti quelli che lo sanno fare per davvero, e talvolta possono essere laureati al MIT, ma altre volte dei ragazzini-smanettoni.
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