Ce l’ho fatta: ti ho fregato!
Ti sei mostrato da subito interessante, semplice e potente; e io ti ho creduto.
Ti ho accolto volentieri nella mia umile dimora.
Poi ho cominciato a dedicarti una notte, un’intera notte; e poi due, infine tre.
Non volevi saperne di funzionare, di ascoltare le mie preghiere, sussurrate digitando.
L’ultima notte, all’avvicinarsi del quarto rintocco, drastica decisione: prendo un filo lungo lungo (ethernet, mi pare si chiami); salgo uno scalino, poi due, poi tre; al ventesimo mi fermo; collego; ridiscendo; telecomando; menù; download… bingo!
Grazie Dreambox; grazie bastardo.
Ho sonno. Buonanotte.
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