Sono in linea con il 186 di Poste Italiane; devo inviare un telegramma e da quasi venti minuti una graziosa (sgrunt!) vocina mi sussurra all’orecchio questa frase: “Ci scusiamo per il protrarsi dell’attesa dovuto alle numerose richieste. La preghiamo di attendere, la sua richiesta sarà servita al più presto”. Care Poste Italiane, state tranquille: oggi è venerdì, e c’è bel tempo; accetto le vostre scuse e vi perdono. Amen.
Scopri di più da Luca Bonesini
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