L’intelligenza artificiale che si mangia la coda
Se tutti i testi in circolazione, da qui in poi, fossero generati da un’intelligenza artificiale, e se queste nuove intelligenze artificiali fossero poi addestrate dai testi già generati dalle intelligenze artificiali… ci siamo capiti, no? Sarebbe come mettere uno specchio davanti a un altro specchio: un infinito riflesso di sé stesso, sempre più sbiadito.
Immaginiamoci un dialogo tra due AI:
• AI 1: “Il cielo è blu, l’ho letto su un blog nel 2024”
• AI 2: “Anche il mio set di training lo conferma. Era scritto da un’altra AI.”
• AI 1: “Allora è vero!”
Un futuro di conoscenza circolare e autoreferenziale, con l’intelligenza artificiale che ricicla sé stessa all’infinito.
Tranquilli, no. Non è così semplice.
Però, a me, un po’ fa… sorridere.
Scopri di più da Luca Bonesini
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.