Chi ha detto che la Pubblica Amministrazione non funziona?

Ultimamente leggo e sento, da più parti, lamentele -le più disparate- riguardo la nostra Pubblica Amministrazione e i servizi da questa offerti. Eccone alcune:

  • crash bloccanti dei siti di prenotazione risorse durante i famigerati click-day, ma qui la colpa è da imputare agli acari
  • rivisitazione del concetto di coda allo sportello, in chiave moderna, digitale: “Hai davanti a te centomiladuecentocinquantuno persone, che devono inserire ottocentomilaeotto dati (otto a testa) e cliccare unmilioneduecentotremilaedodici volte (12 a testa). Torna (torna?!?), quindi, tra due ore e cinquantacinque minuti, ma stai attento perché se sfori di dieci minuti ti devi rimettere nuovamente in fondo alla fila“. Anche qui, non lamentiamoci: a noi piace fare le code in fisico, perché non farle anche in virtuale, comodamente seduti sulla poltrona di casa?!?
  • sistemi di prenotazione vaccino covid per ultraottantenni che rilasciano codici casuali, difficilmente riutilizzabili per ricostruire la propria cronologia di prenotazione. Ma anche in questo caso niente da ridire, a parer mio, vista la gratuità dell’emissione di questi numeri. E solo noi sappiamo quanto ci piace giocarceli sulla ruota di Napoli, secondo estratto
  • numeri verdi per vaccino covid e gestione delle prenotazioni, messi a disposizione ad ultraottuagenari e loro familiari, che ripetono -come un disco rotto: “Stiamo gestendo centinaia di migliaia di milioni di chiamate con centinaia di migliaia di milioni di operatori, non riagganciate per non perdere la priorità acquisita“. Quant’è bello condividere con il Pubblico l’inesorabile scorrere del tempo, la distensione della linea della vita, in attesa dell’arrivo di una voce amica? Anche qui, dunque, nessuna colpa. Anzi, grazie della compagnia.

La mia esperienza, però, è diversa. Totalmente diversa.

E sono qui a testimoniare l’efficienza della macchina pubblica, la sua precisione nel rispettare le scadenze, la sua puntualità e correttezza nel comunicarle.

Ecco l’incipit dell’ultima mail ricevuta, questa mattina:

Le confermiamo che l’operazione di addebito del bollo auto relativo al veicolo targato XYZ, per l’annualità in corso, è andata a buon fine“.

Amen.