I ragazzi della 5C

maestro bepi

maestro bepi

Da Il Giorno del 12 giugno 2014:

La 5C non è mai andata in vacanza

Parabiago, l’incontro col maestro “Bepi” dopo 35 anni.

«Se anni fa ci avessero raccontato che i social network avrebbero potuto farci un regalo così grande non ci avremmo creduto: ritrovare molti dei nostri compagni di classe della scuola elementare e fare in modo di rimanere in contatto costante con loro. Incredibile questo WhatsApp». E’ proprio grazie alle nuove tecnologie che si può raccontare la storia della 5C, dell’anno scolastico 1977/78 all’elementare Manzoni. Un gruppo di persone che si sentono «di far parte della stessa famiglia fin da piccoli» si è ritrovato rendendosi conto come il tempo «fra noi non sia mai trascorso, nonostante questi 35 anni». In particolare lo stesso gruppo ha cominciato a rivivere «il ricordo meraviglioso delle giornate passate a scuola insieme, con gli occhi pieni di meraviglia e stupore nel seguire le lezioni, nell’impegnarsi per tentare di dare il massimo, nello sfogliare le pagine nuove di un libro di lettura o un sussidiario, o nel tentativo di imitare i tratti decisi e veloci delle matite colorate impugnate da chi era titolare ufficiale del nostro insegnamento – il maestro – quasi si trattasse per noi del nostro eroe invincibile o della figura paterna alter-ego a cui fare riferimento».

E proprio al “Bepi”, al loro maestro Giuseppe Bonesini, gli ex allievi della 5C (nella foto col maestro) hanno voluto regalare un’emozione indicibile. Quello di ritrovarsi ancora assieme. «Conoscevamo già l’esistenza di persone eccezionali simili al nostro insegnante – raccontano gli allievi del Bepi -. Eravamo abituati a ritrovarle nei testi di De Amicis; ma la vera essenza che più assomiglia a ciò che costui è riuscito a trasmetterci così nel profondo è molto simile allo stupore e alla sfrenata curiosità di “sapere” che Robin Williams ha trasmessoo ai propri alunni nell’interpretazione di docente ne “L’attimo fuggente” di Peter Weir, trasmettendo anche a quelli più svogliati un valore assoluto e preziosissimo: l’appassionarsi per la cultura, per il sapere e per ciò che ci circonda».

Bravo Bepi, bravo papà!